Il Progetto

Tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni novanta si sviluppa in Italia un nuovo indirizzo storiografico che prende il nome di microstoria. A differenza della storia, la Microstoria rinvia non solo alla dimensione dell’oggetto della ricerca, ma anche alla variazione della scala di osservazione. La riduzione della scala e la continua movimentazione dell’obiettivo permettono di mettere a fuoco soggetti solitamente posti ai margini nella storiografia, cogliendoli però in rapporto a un contesto più ampio e non definito a priori. Questo duplice lavoro sulla scala di osservazione comporta una ridefinizione della gerarchia delle rilevanze che mette in discussione gli approcci tradizionali della ricerca storica e incoraggia la formulazione di nuove domande e la scoperta di nuovi campi di indagine.

Con il progetto “Storia e microstorie in Bassa Sabina” vogliamo raccontare come hanno vissuto le comunità locali, singoli cittadini e le Amministrazioni, il periodo che va dal 1914 al 1946.

Questo quadro si realizzerà attraverso due filoni di ricerca:

  • uno dedicato alle “Persone Comuni“, che hanno vissuto esperienze dirette con la storia, con episodi ricordati solamente entro la cerchia ristretta dei propri familiari o compaesani. Storie di uomini qualunque, che si intrecciano con la storia ma esclusi dai libri di storia.
  • uno dedicato alle “Amministrazioni Locali”, alle azioni svolte dai singoli comuni, testimoniate attraverso i documenti d’Archivio. Le attività degli Enti verranno focalizzate in attinenza al periodo della guerra e quelle di portata nazionale.


Obiettivi

Le dieci Amministrazioni Comunali, aderenti al progetto “ Storia e Microstorie in Bassa Sabina” , hanno come obiettivo principale, quello di indirizzare il proprio territorio verso un turismo culturale, ed in particolar modo verso il tema della memoria dei luoghi segnati da eventi storici. Il progetto si propone di creare un “Museo diffuso della Resistenza Sabina” attraverso la realizzazione di percorsi di visita alla riscoperta dei luoghi della lotta partigiana contro l’occupazione nazifascista. I percorsi si inseriranno nei circuiti del turismo slow, che vedono in aumento il numero di visitatori che a piedi attraversano percorsi dal grande fascino naturalistico e storico.


Obiettivi generali

  • creare una rete tra Amministrazioni pubbliche per sviluppare azioni sinergiche per il potenziamento e la realizzazione di un turistico tematico in Sabina;
  • aumentare la consapevolezza nelle persone, in particolar modo tra i giovani che il proprio patrimonio culturale “materiale e immateriale” può diventare volano per una crescita economica e comunque base per qualità della vita dei propri paesi;
  • incentivare il ruolo di musei, biblioteche e archivi storici come strutture a servizio del territorio, creando anche, un gruppo di lavoro tra il personale addetto;
  • creare un sistema Archivistico della Bassa Sabina che possa garantire la piena funzionalità di queste strutture, oggi al margine della vita culturale del territorio.


Obiettivi specifici

  • creare delle banche dati informatizzate dove sarà possibile consultare, materiale iconografico e documentario, accessibili ad esperti e non, relative al periodo analizzato;
  • confrontare e affiancare le fonti orali a studi di fonti scritte, avviando il processo di trasformazione delle fonti orali da fonti dinamiche ed evolutive a documenti statici e durevoli;
  • salvaguardare la memoria orale attraverso la ricostruzione delle testimonianze delle persone anziane, facendo emergere frammenti di storia racchiusi nella comunità per offrirli anche a coloro che, per età e provenienza, non ne hanno memoria.
  • aumentare la percezione che la storicità non riguarda solo entità statali, i grandi sistemi, le grandi organizzazioni, i grandi uomini; ma che in essa sono immerse anche le piccole comunità e gli individui;
  • Creare dei moduli didattici per lo studio della storia locale, applicabili a vari contesti storici e culturali.